Non tutti sanno che alcuni alimenti remano contro il nostro metabolismo e aumentano la resistenza del nostro organismo all’insulina. Vediamoli da vicino.
Non è una novità che alcuni cibi vanno evitati al mattino per perdere peso, ma molti non considerano l’impatto della cena. Ci sono alimenti piuttosto diffusi sulle nostre tavole che rallentano il metabolismo e aumentano la resistenza all’insulina. Due in particolare, secondo il dottor Andrea Maxim, medico naturopata autorizzato, esperto di perdita di peso, e Trista Best, dietologa per Balance One Supplements.
Pasta e pollo fritto sono i peggiori “trasgressori” dell’ora di cena. Questo perché la pasta contiene componenti infiammatori come i carboidrati raffinati, che finiscono per aumentare la resistenza all’insulina. Il pollo fritto, invece, è cotto in olii parzialmente idrogenati o grassi che rallentano il metabolismo.
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“Qualsiasi pasta a base di grano aumenta i livelli di insulina e crea infiammazioni più velocemente rispetto ad altri tipi di pasta”, spiega il dott. Maxim. La pasta è buona, economica, veloce da preparare, ma il corpo “non la digerisce affatto bene”, aggiunge l’esperto. L’infiammazione porta al gonfiore, che a sua volta può causare ritenzione idrica, mentre la “densità dei carboidrati aumenta l’insulina” e dunque “il livello di zucchero nel sangue, che provoca un maggiore accumulo di grasso”.
La pasta di ceci è un’alternativa salutare perché più ricca di fibre, proteine e amidi sani. È anche senza glutine e molto più povera di carboidrati. Inoltre è più nutriente della pasta normale e porta a meno “languori” durante la giornata. Ma se la pasta a base di grano è la nostra unica opzione, Maxim consiglia di utilizzarne “non più di 1 tazza a porzione”.
Come accennato, un altro alimento popolare che può rallentare il metabolismo e aumentare la resistenza all’insulina è il pollo fritto, complici gli ingredienti utilizzati per cucinarlo. “Il pollo fritto”, dice Best, “può essere infiammatorio perché è spesso preparato con elevate quantità di grassi malsani e ingredienti trasformati”. Uno degli ingredienti più dannosi è l’olio usato per friggere. “Quando viene fritto nell’olio, assorbe l’olio e il calore può causare la formazione di composti dannosi”, in quanto “collegati a malattie croniche come quelle cardiache e il cancro. E, su scala molto più piccola, può causare un arresto virtuale del nostro metabolismo”.
Senza considerare che “molte ricette di pollo fritto e surrogati da fast food sono ricoperte di farina o briciole di pane, spesso realizzate con cereali raffinati”, ovvero privati di quasi tutte le loro fibre e sostanze nutritive, per cui non apportano valore nutrizionale ma sono ricchi di calorie “vuote”, capaci di causare rapidi picchi nel livello di zucchero nel sangue. “Questo può contribuire all’infiammazione e all’insulino-resistenza, fattori di rischio per le malattie croniche”, conclude Best. Invece del pollo fritto, optiamo per quello saltato in padella o proviamo con la friggitrice ad aria!