Parli spesso per conto tuo? Ecco i motivi per cui lo fai, e cosa significa per il tuo benessere emotivo e cognitivo.
Se ti ritrovi spesso a imbastire conversazioni con te stesso, salvo poi imbarazzarti quando ti accorgi che lo stai facendo, potresti credere di avere un problema. In realtà è un comportamento più diffuso di quel che credi, molte persone parlano da sole e non se ne fanno un cruccio.
Molti sostengono che sia indice di estrema intelligenza emotiva, altri dicono che sia utile a districare i pensieri, altri ancora mettono in guardia dagli effetti sullo stato emotivo se diamo voce ed adito ad un implacabile critico interiore insultandoci ad alta voce.
In realtà parlare da soli non è legato a doppio filo con l’opinione che abbiamo di noi stessi: se abbiamo un critico interiore molto feroce, parlando ad alta voce esprimeremo le opinioni che già pensiamo, così come parlare ad alta voce non vuol necessariamente dire avere un rapporto pessimo con se stessi. Tutt’altro!
Cosa significa se parli spesso da solo?
Può essere imbarazzante accorgersi di star parlando da soli ad alta voce, e se si viene colti in flagrante da un’altra persona vorremmo sprofondare dalla vergogna, ma è un comportamento del tutto naturale. Chi parla da solo è perché ha bisogno di farlo, per dare una forma verbale ai tanti pensieri che si accavallano nella mente, trovare il filo del discorso, ottenere un po’ di chiarezza.
Essere colti a parlare da soli ci fa sentire imbarazzati perché è un momento molto vulnerabile. D’altronde se avessimo voluto un pubblico o un interlocutore avremmo chiamato qualcuno al telefono, no? In quei momenti, invece, abbiamo solo bisogno di privacy, di esprimerci in un ambiente totalmente sicuro e con un mezzo, la voce, che è naturalmente a nostra disposizione.
Questo è quello che gli esperti chiamano monologo privato, o discorso auto-diretto. È un modo eccellente per coltivare la nostra interiorità, organizzare i pensieri e aiutare il cervello a conoscere se stesso.
Parlare da soli non solo è una pratica del tutto naturale di cui non vergognarsi, ma è accompagnata da tutta una serie di benefici, emotivi e cognitivi. Primo tra tutti la capacità di mantenere la concentrazione mentre si sta svolgendo un’attività complicata: ripetendosi i passaggi e commentando ad alta voce stiamo aumentando le nostre possibilità di portare a termine il compito con successo.
I benefici di intrattenere un monologo privato
A braccetto con questa capacità di focalizzare il compito, parlare con noi stessi aumenta la nostra fiducia e motivazione rafforzando i concetti a cui teniamo, e permettendoci di veicolarli meglio sia agli altri che alla nostra stessa mente (la quale crede a tutto ciò che le diciamo).
C’è di più: il discorso auto-diretto permette di elaborare sensazioni e sentimenti molto complessi, che sia solo sfogando la rabbia con un mucchio di sproloqui liberatori o rivivendo una situazione complicata e le sensazioni che sono emerse nel frattempo. È paragonabile in questo senso alla pratica di scrivere su un diario segreto, per fare pace e comprendere meglio sentimenti grandi e complessi.
Ultimo ma non per importanza, parlare da soli ci rende degli ottimi conversatori quando invece entriamo in dialogo con qualcun altro: i discorsi praticati di fronte allo specchio o in solitudine sono utili per riorganizzare il flusso narrativo e aiutare anche gli altri a capire meglio cosa intendiamo.