La paura di rimanere single è una condizione molto diffusa: ecco i segnali che indicano che anche tu ne soffri e come superare questa criticità, imparando a godersi la propria compagnia.
L’amore è alla base di tutto e quando bussa alla porta svolta la vita. Incontrare l’anima gemella è un sogno diffuso che di per sé è del tutto naturale. Passare il tempo con una persona affine a noi di certo ci migliora le giornate. Ma se non abbiamo ancora incontrato questa persona possiamo vivere benissimo comunque. Tuttavia tanti non accoppiati sono dominati dalla paura di rimanere single: scopriamo più dettagli di questa condizione e come superarla.
C’è chi è single per scelta, vivendo questo stato in modo positivo e apprezzandone i vantaggi come per esempio la totale autonomia. Ma sono molti quelli che sognano il grande amore: se anche tu passi le giornate immaginandoti di incontrare un compagno con cui condividere la vita, magari ti sei ritrovato in preda all’ansia per il fatto che questa tanto attesa conoscenza non sia ancora arrivata. Non sei solo. In tantissimi sentono in peso dell’essere single, vivendo con grande angoscia questo status.
Questa paura è talmente diffusa che l’è stato riconosciuto un nome: anuptafobia, parola che indica proprio una paura ossessiva e irrazionale che si insinua nei single, colpiti dal timore di non trovare mai il partner. Ecco i segnali presenti in chi ne soffre.
Paura di rimanere single: i segnali da non sottovalutare e come superarla
Vi ricordate il film “Il diario di Bridget Jones”? Questa pellicola calza a pennello per descrivere l’anuptafobia: la protagonista, infatti, ha superato i 30 ed è in forte angoscia per il fatto di essere single, facendo di tutto pur di trovare un compagno. In effetti questa criticità colpisce maggiormente le donne single, tra i 30 e i 40 anni, anche per via della società in cui viviamo che ci propina stereotipi e tappe obbligate in determinati momenti della vita, come il fatto di sposarsi e avere figli.
Un primo segnale che si soffre di questa paura è il fatto che si cerca costantemente di essere in coppia. L’amore è una bella cosa, ma per far sì che sia sano è importante imparare a stare bene anche da soli. Altrimenti nella fretta ci si accontenta di stare con una persona che magari non fa per noi, a cui ci aggrappiamo per riempire il nostro vuoto d’amore che si è creato spesso durante l’infanzia per via di traumi o figure genitoriali disfunzionali che non ci hanno dato l’affetto e le giuste attenzioni.
Dipendenza affettiva e disistima sono gli elementi peculiari di chi non riesce a stare single e teme di essere per sempre in questa condizione, sua paura più grande di vita. I soggetti che soffrono di anuptafobia sono colpiti da pensieri ossessivi sul fatto che sono single, percependo sentimenti di fallimento, ansia e depressione.
Per uscire da questa situazione è possibile farlo con un aiuto guidato, affidandosi nella mani di un terapeuta. La strada da seguire in ogni caso è il lavoro su se stessi e l’imparare ad amarsi. Accettandoci potremmo apprezzarci in tutte le nostre sfaccettature, godendoci la nostra compagnia e non dipendendo più da nessuno. Inoltre se aumentiamo la nostra autostima non sentiremo più il peso sociale del nostro status, sentendoci adeguati a prescindere da tutto e tutti.