Perché le bottiglie di vino hanno una fossetta sul fondo? Il motivo è incredibile

Avreste mai immaginato che dietro quella curiosa fossetta sul fondo delle bottiglie di vino si nasconda una motivazione ben precisa?

Il vino è la bevanda alcolica più famosa al mondo: in tanti secoli è stato oggetto di studi, scientifici e storici, e perfino Omero ha scritto su di esso interi versi. Ottenuto dalla fermentazione dell’uva o del mosto, è capace di esaltare i sapori dei cibi come nient’altro e non sono pochi i medici che sostengono i suoi benefici sulla salute se consumato con moderazione.

Vino, cosa si nasconde dietro la fossetta sul fondo delle bottiglie (Liquida.it)

C’è però un dettaglio che da sempre attira la curiosità di molti: parliamo di quella caratteristica fossetta che si trova sul fondo delle bottiglie e che apparentemente sembra non avere spiegazione. Eppure, come per tutte le cose, anche questo aspetto nasconde una motivazione.

Culetto bottiglia vino – liquida.it

Del resto, date le sue antichissime origini (basti pensare che nel Valdarno Superiore sono stati ritrovati dei reperti fossili di tralci di vite risalenti di 2 milioni di anni fa), ci sono stati nel tempo anche vari cambiamenti nel metodo di lavorazione delle bottiglie ed è interessante scoprire cosa abbia determinato questo tipo di tecnica. Pronti a sapere finalmente di cosa si trattava?

Vino, a cosa è dovuta la fossetta sul fondo delle bottiglie: impensabile

Se andiamo indietro nella storia, il particolare da tener presente è che moltissimi anni fa le bottiglie destinate a contenere il vino venivano prodotte lavorandole con un soffiatore di vetro. Ma per quale ragione ancora oggi, nonostante l’uso di macchinari più sofisticati, quei buchi continuano ad esserci?

Fossetta bottiglie di vino
Vino, l’impensabile motivo dietro la fossetta sul fondo delle bottiglie: da non credere (Liquida.it)

Secondo alcuni esperti di enologia, ciò si spiegherebbe col fatto che la fossetta serve a raccogliere il sedimento dei residui durante la fase di invecchiamento del vino. In questo modo, si limiterebbe la quantità di questi che cadono nel bicchiere quando si versa il liquido. Di tale teoria, però, non si hanno conferme scientifiche. Quindi come mai questa usanza resiste nel tempo?

La spiegazione è da attribuire a fattori culturali: quel ‘buco’ è una delle tradizioni della secolare cultura enologica italiana, che si cerca di mantenere viva anche nell’abito della fabbricazione delle bottiglie. Dato il grande ruolo del vino nella nostra cultura, è comprensibile che il rispetto delle consuetudini più antiche in merito sia ancora molto sentito. Non a caso, da molti dei nostri connazionali il vino biologico non è visto di buon occhio. Vi sareste mai immaginati un retroscena del genere per questa domanda?

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