Per capire se i cibi scaduti possono essere mangiati è importante fare attenzione all’etichetta. Ecco come evitare di sprecare ancora soldi.
Molte persone non sono a conoscenza del fatto che alcuni cibi seppur scaduti possono essere consumati ugualmente. In tanti casi, una volta superata la data di scadenza, si finisce per gettare via gli alimenti anche se non è necessario, finendo per sprecare soldi inutilmente.
Di seguito vi sveliamo tutto ciò che c’è da sapere riguardo alla scadenza degli alimenti. In alcuni casi, infatti, ci sono alimenti che si conservano più a lungo rispetto ad altri. Di conseguenza, il loro consumo non espone a gravi rischi per la salute.
Mangiare cibi scaduti: cosa sapere
Per prima cosa, bisogna precisare che tutti gli alimenti presentano un lasso di tempo entro il quale possono essere consumati anche dopo la data di scadenza. Si tratta di un periodo entro il quale le proprietà die cibi non subiscono alterazioni e dunque si può beneficiare dei loro nutrienti. Di seguito ci forniamo tutte le informazioni necessarie per consumare gli alimenti senza correre rischi per la salute e oltretutto per risparmiare anche molti soldi.
Uno degli alimenti più consumati è l’olio extra vergine d’oliva che è impiegato per condire le pietanze sia a crudo che in cottura. A tal proposito, può essere utile sapere che il suo utilizzo può avvenire anche dopo la data di scadenza fino d 8 mesi dalla stessa. In questo caso, infatti, non si corrono rischi per la salute dal momento che le sue proprietà risultano inalterate. Per quanto concerne le uova, invece, il consiglio è quello di prestare molta attenzione in quanto dopo la data di scadenza possono essere consumate entro un massimo di 3 giorni.
Si tratta non a caso di un alimento che è particolarmente soggetto a deteriorarsi e dunque il suo consumo deve avvenire soltanto dopo aver messo in atto le dovute accortezze. In riferimento ai formaggi, bisogna distinguere tra quelli stagionati e quelli freschi. Nel primo caso, infatti, possono essere consumati anche dopo la data di scadenza, semplicemente rimuovendo l’eventuale strato di muffa; mentre nel secondo caso bisogna consumarli entro la data di scadenza in quanto una volta superata tendono a perdere la loro qualità.
I surgelati e i cibi in scatola possono essere consumati, invece, anche dopo due mesi circa dalla data di scadenza. In questo caso, infatti, non si corre alcun rischio ad eccezione però dei gamberetti. In particolare quest’ultimi non devono assolutamente essere consumati crudi, dopo la data di scadenza. Il rischio è di contrarre la listeriosi. Infine, come molti sapranno, la pasta e il riso tendono avere una scadenza piuttosto elevata, anche di un paio d’anni. In questo caso, una volta superata, è importante sapere che il loro consumo può avvenire anche a distanza di 2,3 mesi dalla stessa e non oltre.