L’acquisto di una casa è probabilmente il più importante nella vita di una persona. Ecco come capire se è tutto in regola onde evitare brutte sorprese.
Quattro mura tutte per sé. Per molti di noi il sogno nel cassetto fin dall’adolescenza è stato questo. Comprare una casa è uno dei passi più importanti nella vita di un individuo. Ma prima di compierlo è il caso di accertarsi che non ci siano carte fuori posto, affinché l’acquisto possa procedere senza problemi. Ecco il vademecum completo.
L’errore più comune che commettono gli acquirenti di un immobile è fermarsi agli aspetti materiali senza analizzare a fondo quelli formali per verificare la presenza di eventuali irregolarità. Un errore che può costare molto caro.
Tutte le verifiche del caso andrebbero fatte prima ancora di presentare la proposta d’acquisto. Oltre alla struttura fisica dell’immobile, c’è tutta la parte della documentazione da vagliare. A partire dalla regolarità urbanistica e catastale, che – a differenza di quanto molti credono – non sono affatto sinonimi.
La regolarità urbanistica viene attestata dall’ufficio tecnico del Comune in cui è sito l’immobile ed è necessaria se sono state effettuate opere di ristrutturazione o costruzione, perché certifica che tutto è a norma di legge e non sussistono abusi. Se poi la struttura dell’immobile ha subìto modifiche nel tempo, occorre che siano aggiornati anche i disegni e le planimetrie depositate al Catasto, che fa capo all’Agenzia delle Entrate. È a quest’ultima che si può richiedere la famosa visura dell’immobile.
Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda gli impianti, che devono essere necessariamente a norma di legge, secondo quanto prescritto dal DM 37/08. In genere, le imprese che effettuano i lavori rilasciano un certificato di conformità o una dichiarazione di rispondenza (DIRI), anche per il semplice montaggio di una nuova caldaia. E i venditori sono tenuti a fornire tale documento in caso di richiesta, benché non sia tra quelli obbligatori per la firma del rogito. Da non confondere con l’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesto dal notaio e fondamentale per determinare i consumi della casa e la sua classe energetica.
Un’altra serie di verifiche necessarie riguarda il proprietario: atto di provenienza, presenza di ipoteche o pregiudizievoli che possano impedire la vendita o renderla nulla. Il documento che fa chiarezza al riguardo è la visura ipotecaria: una sorta di carta d’identità dell’immobile in cui sono elencati tutti i passaggi di proprietà, e che può essere richiesta sempre all’Agenzia delle Entrate.
Se poi l’immobile da acquistare è un appartamento all’interno di un condominio, il consiglio è quello di effettuare le opportune verifiche contattando l’amministratore. Quest’ultimo potrà rilasciare un documento scritto che attesti la regolarità dei pagamenti fino al momento del compromesso o del rogito. Consultando i verbali delle precedenti assemblee, inoltre, è possibile sapere se sono stati programmati dei lavori di ristrutturazione e l’eventuale ammontare degli stessi. Anche richiedere il regolamento condominiale non è una cattiva idea.
Secondo la legge, né il notaio né l’agente immobiliare hanno la responsabilità sull’effettiva regolarità edilizia e burocratica della casa: ecco perché è opportuno rivolgersi a un consulente di fiducia per effettuare tutte le tue verifiche del caso. Saltare questo passaggio può essere molto rischioso, perché la presenza di abusi edilizi o la mancanza di determinati documenti potrebbe portare all’annullamento dell’atto di acquisto.
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