A dispetto della sua stazza e della sua potenza, il frigorifero è un elettrodomestico molto delicato. Senza le dovute accortezze, basta poco a provocare un guasto.
Effettuare una regolare pulizia del frigorifero di casa è fondamentale per garantire un’adeguata igiene dell’ambiente (i cibi in deperimento favoriscono lo sviluppo di colonie di batteri e la nascita di muffe).
Ma anche per evitare problemi tecnici nel funzionamento dell’apparecchio (i condotti per il convogliamento dell’acqua di sbrinamento con lo sporco e senza un’adeguata manutenzione tendono a otturarsi). L’importante è sapere dove (non) mettere le mani.
A grandi linee, le istruzioni per la pulizia del cibo sono piuttosto semplici. Casetti e parti mobili possono essere lavati con un normalissimo detersivo per i piatti, mentre per le pareti interne si può utilizzare una soluzione di acqua e aceto (o bicarbonato), insomma un igienizzante naturale. Una volta effettuata la pulizia, è importante ripassare le superfici con un panno lindo e asciutto. Solo a questo punto potremo rimettere al loro posto i vari accessori in plastica o vetro (a loro volta ben igienizzati). Tutto questo andrebbe fatto una volta al mese!
Una corretta manutenzione del frigorifero aiuta a prolungarne la durata: qualunque produttore o rivenditore di elettrodomestici non può che confermarlo. Le pulizie periodiche aiutano a combattere gli odori sgradevoli causati dalla non corretta conservazione degli alimenti e dalla formazione di muffe o batteri.
Per evitare questi e altri problemi è molto importante anche rimuovere la polvere che si accumula sulle griglie di ventilazione dietro l’apparecchio con un panno umido o un aspirapolvere e passare una spugna imbevuta di detersivo o aceto attraverso le guarnizioni di gomma dello sportello principale.
Armiamoci di un pennellino e togliamo lo sporco presente nelle pieghe della guarnizione. Po laviamo quest’ultima con un panno bagnato con la stessa soluzione utilizzata per l’interno del frigorifero e infine ripassiamola con un panno asciutto. In questo modo avremo la garanzia di una migliore chiusura ermetica dello sportello, il che si traduce in una migliore conservazione dei cibi e in un non indifferente risparmio energetico.
Guai a dimenticare la temperatura, che dovrebbe essere sempre tra 4°C e 8°C. Soprattutto d’estate si tende ad abbassarla il più possibile, ma questo può comportare una serie di inconvenienti: i cibi tendono a congelarsi e potrebbero formarsi lastre di ghiaccio. A lungo andare l’efficienza viene compromessa: il potere refrigerante diminuisce e il motore lavora continuamente, con un aumento anche del 20% del consumo di energia e il rischio di guasti.
Se sentiamo un ronzio continuo, forse significa che il termostato non funziona più e deve essere cambiato. E se avvertiamo strane vibrazioni potrebbe essere un segnale che i bulloni che bloccano il motore sono allentati o i piedini alla base non sono più in equilibrio. Insomma, ci vuole occhio ma anche orecchio…
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