Sarà una riforma fiscale importante e di ampio respiro quella a cui sta lavorando il Governo di Giorgia Meloni.
Non solo Irpef. La riforma fiscale a cui sta lavorando il Governo Meloni coinvolgerà anche le altre principali imposte del sistema fiscale italiano. Vediamo nel dettaglio che cosa cambierà.
Semplificazione e razionalizzazione sono le parole chiave su cui si baserà la riforma fiscale a cui sta lavorando il Governo di Giorgia Meloni. Non si tratterà di aggiustamenti qua e là ma di veri e propri cambiamenti che incideranno in misura determinante sulle tasche degli italiani.
Un cambiamento rivoluzionario a cui l’Esecutivo sta lavorando è l’azzeramento dell’Iva, l’imposta di valore aggiunto. Si sta valutando di azzerarla per alcuni beni e ridurla per altri. Importanti modifiche anche per quanto riguarda Irpef, Ires e Irap.
La riforma fiscale del Governo prevede, infatti, di portare le aliquote Irpef da quattro a tre con evidenti benefici per i dipendenti il cui reddito annuo è compreso tra 28.000 e 50.000 euro. E questo sarà solo il primo passo nell’ottica della semplificazione. L’obiettivo del Governo è procedere al taglio delle aliquote fino ad arrivare alla tanto discussa Flat tax, idea nata in casa Lega qualche anno fa.
L’azzeramento dell’Iva è un punto cruciale della riforma del fisco. Da anni se ne discute ma, ad oggi nessuno aveva mai fatto un taglio così drastico.
L’idea del Governo Meloni è azzerare l’imposta di valore aggiunto per alcuni beni essenziali come il pane e la pasta e di abbassarla al 5% per carne e pesce sui quali, al momento, il cittadino paga il 10% di IVA. L’obiettivo è portare chiarezza in un ambito dove, da anni – anche a causa di diverse modifiche che si sono sovrapposte- regna la confusione.
Ad oggi gli unici prodotti che hanno un’Iva ridotta sono quelli per la prima infanzia, come pannolini, biberon, latte in polvere e seggiolini e gli assorbenti. La riforma andrà a rivedere e semplificare anche altri aspetti come la detrazione e i rimborsi. In pratica i crediti Iva saranno pagati più rapidamente
La proposta potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già la prossima settimana. Importanti novità anche per quanto riguarda l’Ires, imposta che riguarda le imprese. È intenzione del Governo agevolare sotto il profilo fiscale tutte quelle imprese che investono in assunzioni, in particolare se verranno assunte donne con più di 50 anni o persone che percepiscono il Reddito di cittadinanza.
Nell’ottica della semplificazione e razionalizzazione si prevede il superamento dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive che potrebbe venire sostituita da un’imposta simile all’Ires.
Infine è prevista anche una rivoluzione dell’accertamento fiscale che in futuro dovrebbe funzionare così: l’Agenzia delle Entrate preparerà una sorta di dichiarazione precompilata biennale per le piccole imprese, se gli imprenditori aderiranno alla proposta del Fisco, per due anni non subiranno accertamenti. In caso contrario scatteranno subito i controlli.
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