Quanto è alto il rischio sismico in Italia? C’è da preoccuparsi per un allerta in Molise? Ecco come hanno risposto gli esperti a queste domande.
Il nostro è un paese altamente soggetto a movimenti sismici, anche di elevata intensità. Sono stati diversi i terremoti che, nel corso degli anni, hanno distrutto intere comunità.
Proprio di recente è stata avvertita una scossa di magnitudo 4.6 con epicentro nel Comune di Montagano, in provincia di Campobasso. L’evento sismico si è propagato in un’area geografica molto grande, tra Pescara e Napoli, ed è stato poi seguito da decine di seguenti scosse di minore entità.
Sale quindi la paura per la provincia di Campobasso, che potrebbe essere soggetto del prossimo grande terremoto. Il dipartimento di terremoti INGV, guidato dal direttore Claudio Chiarabba, ha già lanciato l’allarme alla popolazione, avvertendo che nella provincia di Campobasso potrebbero generarsi terremoti anche più forti di quello di San Giuliano di Puglia, avvenuto nel 2002. “È bene esserne a conoscenza e conoscere la resistenza sismica degli edifici pubblici e privati”, ha dichiarato il direttore a ‘Fanpage.it’.
Spaventati dal ricordo di recenti tragedie simili, i cittadini più vicini all’epicentro sono corsi fuori dalle case e hanno trascorso la notte in auto; i sindaci hanno anche chiuso le scuole in via precauzionale. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’ipocentro del sisma è situato a 23 chilometri di profondità, una situazione preoccupante che potrebbe aver causato gravi danni alle costruzioni.
Claudio Chiarabba ha rivelato ulteriori dettagli sulla faccenda: il terremoto è stato causato dal movimento trascorrente di una faglia, una parte della quale è scivolata orizzontalmente rispetto all’altra. Preoccupante, inoltre, la profondità dell’ipocentro, decisamente superiore rispetto alla media degli eventi sismici nella zona degli Appennini. Data la profondità, l’ampio raggio dell’evento ed i sismi minori successivi rientrano nella norma, ma ciò non vuol dire che un evento del genere non potrebbe causare un’enorme tragedia.
Chiarabba ha voluto sottolineare proprio questo punto, spiegando come il Molise sia collocato in una zona di passaggio tra la catena appenninica, altamente soggetta a terremoti molto forti. Come successo nel 1805 quando la provincia di Contado del Molise venne colpita da un terremoto di magnitudo 6.6 che causò oltre 5mila vittime. O il più recente terremoto a San Giuliano di Puglia, di magnitudo 6 e 5.7, che ha causato 30 morti, soprattutto bambini.
Il terremoto delle scorse ore potrebbe essere un ‘precursore’ di una scossa ancora più forte, ma al momento gli esperti non si sentono di confermare quest’ipotesi, in quanto potrebbe trattarsi di un fenomeno isolato è ormai terminato. Per garantire la maggiore sicurezza della propria casa, è bene conoscere il livello di resistenza sismica dell’edificio e prendere piccoli accorgimenti, come fissare mobili e librerie alle pareti.
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