Alcuni alimenti, anche di uso comune, non devono essere utilizzati con i farmaci perché possono interferire cambiandone il beneficio.
Spesso non si fa caso a questa limitazione e si adottano ugualmente, andando a invalidare o rendendo eccessivo l’effetto relativo. Per questo è bene conoscere le differenze e sapere con quali farmaci non si devono consumare determinati prodotti.
Non parliamo di farmaci particolari ma anche di antinfiammatori, antibiotici ed altri di uso comune che vengono prescritti dai medici per problematiche abbastanza diffuse.
Medicinali e alimenti: quali bisogna evitare
La nutrizione è fondamentale ma quando utilizziamo dei farmaci andiamo in qualche modo a modificare l’apporto quotidiano. Alimenti e farmaci interagiscono tra loro e per questo bisogna fare molta attenzione a quello che si assume, quando lo si assume e come.
Leggendo nel foglio illustrativo è possibile conoscere tutti i dettagli. Quindi in primo luogo è essenziale rivolgersi sempre al medico e poi approfondire sul relativo libretto interno tutti gli aspetti come orario migliore per il consumo, interazioni, controindicazioni.
Alcuni alimenti sono in grado di determinare delle interazioni con i farmaci, quindi sarebbe utile sempre leggere con attenzione il bugiardino interno (anche per semplici integratori) per conoscere somministrazioni e indicazioni terapeutiche dettagliate, oltre ovviamente a seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante. Alcuni prodotti possono invalidare gli effetti, altri invece renderli più forti, quindi è utile fare attenzione.
Gli alimenti sono in grado di modificare, ritardare o aumentare l’assorbimento dei medicinali, alternandone addirittura la composizione. Anche la propria dieta può avere un effetto di questo tipo, ad esempio quelle ad alto contenuto proteico. Anche le diete che vanno ad alterare la flora batterica possono modificare l’apporto dei farmaci.
Gli alimenti a cui fare attenzione
Quando si utilizzano i sulfamidici, ovvero farmaci sintetici che hanno un’azione antibatterica come l’antibiotico ad ampio spettro, è bene non consumare l’uovo. Per tetracicline e chinoloni invece bisogna fare attenzione a latte e derivati. Contengono queste molecole molti antibiotici e antibatterici. Coloro che assumono immunosoppressori non dovrebbero invece consumare il pompelmo. Verdure a foglie verdi e arance andrebbero evitate con gli Ace-inibitori che sono utilizzati per l’ipertensione. In generale sono invece sempre da evitare caffeina e alcol che aumentano gli effetti collaterali.
Il pompelmo infatti può inibire il citocromo, rallentando l’effetto di amiodarone, carbamazepina, ciclosporina, calcio-antagaonisti e simili. La tiramina, componente del formaggio, è un vasocostrittore e può addirittura generare una crisi in coloro che assumono gli inibitori per l’ipertensione. Carenze di vitamine e Sali minerali possono portare a un indebolimento dei farmaci, soprattutto negli anziani, per questo bisogna sempre procedere con molta attenzione, senza nessun tipo di fai da te.