Il polmone sinistro è decisamente più piccolo di quello destro ma non tutti lo sanno. Scopriamo perché e cosa comporta questa condizione.
I polmoni sono organi fondamentali per la respirazione e per il corretto funzionamento dell’organismo, si occupano infatti di fornire ossigeno ma anche eliminare anidride carbonica dal sangue e quindi di eseguire gli scambi gassosi. Sono posizionati nella cavità toracica e hanno uno spazio che li distanzia e che permette anche agli altri organi di essere posizionati.
Ricevono il sangue con l’anidride carbonica e i prodotti di scarto, lo ripuliscono e lo rimettono in circolo. Questo, in modo particolare, viene inviato al cuore, agli organi e ai tessuti. Quindi i polmoni sono molto elastici perché ogni volta devono contrarsi e poi rilasciare aria. Gli organi sono così efficienti che basta anche solo uno di loro per svolgere tutto il processo.
I polmoni quindi si possono dividere in destro e sinistro. Quello destro è costituito da tre lobi che sono: superiore, medio e inferiore. Ognuno di questi spazi ha una fessura in orizzontale e verticale. Il polmone sinistro invece si compone di due lobi, superiore e inferiore, con una fessura obliqua. Quindi sono diversi nella struttura. I lobi sono differenziati perché ognuno di loro si rivolge ad un bronco in particolare.
La forma generale dei polmoni è paragonabile a quella dei coni e per quanto riguarda le dimensioni non c’è una misura uguale per tutti, dipende dalla crescita. In generale si può affermare che misurano un massimo di 25 centimetri di lunghezza e un diametro nella parte massima di 16 centimetri. Nelle donne questi valori sono solitamente minori. Anche il peso può cambiare ad esempio in un feto misura 60 grammi circa, nel neonato 80, nell’uomo arriva a quasi 700 grammi e nella donna circa 600. Ci sono quindi delle variazioni importanti, delle differenze notevoli che non intaccano però il funzionamento perché ovviamente questi organi sono pensati per rispondere a necessità differenti.
La differenza tra i due polmoni quindi è un fattore anatomico, strutturale del corpo umano. In tutti noi c’è un lato più grande dell’altro, ciò vale per gli organi ma anche per braccia e gambe. Solitamente le differenze sono minime e quasi impercettibili, ma possono essere più evidenti in alcuni soggetti.
Nel caso dei polmoni, come dettagliatamente evidenziato, c’è proprio una differenza organizzativa: uno ha tre lobi mentre l’altro ne ha solo due. Il posizionamento del cuore in questo caso ha un ruolo importante perché di fatto occupa spazio nella cavità proprio a discapito del polmone sinistro.
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