Non riesci più ad andare in bagno con regolarità? Potresti avere questo problema di salute. Ecco una delle cause
Sono tante le persone che soffrono di problemi intestinali o difficoltà ad andare in bagno, come la stitichezza. C’è chi, avendo questi sintomi, si presenta subito dal medico, ma c’è anche chi tende a trascurare e non cercare una cura. Molte persone, infatti, non sanno che dietro i problemi intestinali si può nascondere un problema di salute.
La stipsi può causare un significativo impatto sulla qualità di vita delle persone, creando feci dure e sforzi continui, che possono provocare problemi come un aumentato rischio di pressione sanguigna, emorragie congiuntivali, irritazioni ed emorroidi. Solitamente, si tratta di una condizione benigna, tuttavia, è importante consultare un medico curante se si verificano situazioni come la comparsa improvvisa della stitichezza negli adulti con familiarità di tumori intestinali, la presenza di sangue nelle feci, la perdita di peso, l’anemia e altri sintomi problematici.
Un altro problema intestinale è quello della frequenza delle evacuazioni, soprattutto se hanno consistenza poco definita. Molti di questi disturbi possono dipendere dalla dieta scorretta, mentre altri sono spia di malassorbimento intestinale che causa carenze di vitamine.
Se hai problemi ad andare in bagno potresti anche avere carenza di vitamina B12. Questa è importante per la salute delle cellule del sangue e dei nervi, e per la creazione del DNA. Inoltre, aiuta a prevenire un tipo di anemia che può causare stanchezza e debolezza.
Studi hanno anche mostrato che la carenza di questa vitamina può causare stitichezza e disturbi digestivi, poiché la salute del tratto intestinale dipende dalle vitamine del gruppo B. La mancanza di vitamina B12 può paralizzare il tessuto muscolare che riveste il tubo digerente, riducendo la funzione intestinale.
Secondo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la scelta di seguire una dieta vegetariana o vegana può comportare una carenza di vitamina B12.Questo perché si trova soprattutto in alimenti di origine animale, come: fegato di manzo vongole, pollame, uova, latte e prodotti caseari. Tuttavia, è presente anche in qualche alimento vegetale come: noci, asparagi, grano, cereali legumi, anche se in modeste quantità. Possono inoltre soffrire di carenze le persone anziane con bassa acidità gastrica, affette da anemia perniciosa, che hanno subito interventi chirurgici allo stomaco o che soffrono di problemi di assorbimento intestinale, come il morbo di Crohn, possono avere bassi livelli di vitamina B12.
È pericoloso per la salute avere una carenza di vitamina b12, non solo per le donne in gravidanza che possono trasmetterla al feto. Ciò può causare una diminuzione nella produzione di globuli rossi e questo, con l’età, può peggiorare e portare all’anemia. Il rischio più comune è quello dell’anemia perniciosa, che si verifica a seguito di una risposta autoimmune che causa una mancanza di fattore intrinseco nello stomaco, fondamentale per l’assorbimento della vitamina B12 nell’intestino tenue.
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