Giungono dall’Istituto Superiore di Sanità le indicazioni per riconoscere i sintomi di allergia al polline e per gestirla al meglio. Scopriamole insieme.
E’ arrivata la Primavera e, per quelli che tra noi soffrono di allergie da polline, alla bellezza e piacevolezza che caratterizza la “rinascita” della flora del nostro Paese dopo il letargo invernale si accompagna il disagio delle intolleranze causate dall’ipersensibilità del sistema immunitario nei confronti degli allergeni.
E via dunque a quella sensazione quasi costante di prurito al naso e ad interminabili sessioni di starnuti. Ma cosa ingenera queste reazioni? Come mai alcuni di noi le percepiscono in forme più lievi mentre altri vanno incontro addirittura ad attacchi di asma che compromettono significativamente la capacità respiratoria?
E’ l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) a spiegarci nel dettaglio l’origine e le caratteristiche di queste allergie, suggerendo anche in che modo sia possibile prevenire oppure trattare tanto le forme lievi quanto quelle gravi che possono insorgere nel corso della vita in questo specifico periodo dell’anno. Scopriamo quindi le cause, i tipi di allergie e come gestirle e curarle secondo i consigli dell’ISS.
Sintomi, diagnosi, prevenzione e trattamenti delle forme allergiche ai pollini secondo l’ISS
Se ad inizio Primavera ci accorgiamo di patire improvvisamente di naso chiuso e congestionato, accompagnato da sensazioni di prurito e di lacrimazione degli occhi, con l’insorgere anche di tosse continua e vere e proprie crisi di starnuti che sembrano non finire mai, andiamone praticamente certi: siamo allergici ai pollini.
Nei casi più aggressivi, come riportato dall’ISS, possono manifestarsi anche “sintomi più pesanti come quelli caratteristici dell’asma, con difficoltà respiratorie gravi”. Peggio ancora – tuttavia per fortuna soltanto in casi rari – la reazione allergica ai pollini può condurre finanche ad uno shock anafilattico. In questi casi estremi, la persona può arrivare anche a perdere conoscenza e addirittura alla morte.
Per diagnosticare la specifica forma di allergia, é possibile comprendere attraverso specifici test a quale tipo di agenti la persona venga maggiormente esposta in base alle sue abitudini ed al suo stile di vita. In questo modo, é possibile giungere all’individuazione del polline che causa l’allergia e quindi trattarlo nel modo più opportuno in base a ciascun caso specifico.
Secondo l’ISS la lotta più efficace contro l’allergia é “cercare di evitare il contatto con la sostanza allergenica”. Cosa senz’altro non semplice perché in molti casi evitare di stare all’aperto nei luoghi ove questi pollini siano presenti può non essere possibile. Tuttavia, aiutandosi anche con la mascherina, chiudendo le finestre di casa o di ufficio soprattutto nelle giornate ventose, utilizzare filtri per l’aria e sistemi di condizionamento possono aiutare a mitigare l’allergia. Inoltre, per le allergie più lievi é senz’altro d’aiuto assumere, su indicazione del nostro medico, farmaci da banco, decongestionanti, antistaminici e corticosteroidi nasali. Oppure, nel caso di forme più gravi, effettuare immunoterapie con allergeni, ancora in base alle indicazioni ricevute dal nostro medico curante in base alle analisi effettuate.