La raccomandazione giunge dalla Polizia di Stato spagnola: se troviamo alcune specifiche evidenze quando torniamo a casa da una vacanza, meglio contattare subito le forze dell’ordine.
È l’era dei social, delle foto e dei selfies condivisi su internet a qualsiasi ora del giorno e della notte. E spesso le immagini più attraenti e “piaciute” riguardano proprio loro: le vacanze. Via dunque a produrre abbondanti servizi fotografici per mostrare ai nostri contatti dove siamo, cosa facciamo, mangiamo, visitiamo, per quanto tempo e chi più ne ha più ne metta.
Alcuni di noi pubblicano il materiale attraverso profili privati, visitabili solo da contatti autorizzati. Altri, invece, attraverso profili pubblici, che chiunque può vedere tramite il web. Dunque per un malintenzionato oggi è assai più semplice rispetto all’era pre-internet (o meglio: pre-social) scoprire le nostre abitudini. Ed anche scoprire quando siamo in vacanza.
Il che significa anche: quando casa nostra è, con ogni probabilità, temporaneamente disabitata. Certo oggi vanno anche abbastanza di moda telecamere di sicurezza da installare nelle nostre abitazioni e collegare ai nostri smartphones, che ci consentono di monitorare la situazione anche quando siamo altrove. Ma questi dispositivi non sempre sono garanzia di deterrenza. E come allertato di recente da parte della Polizia di Stato spagnola: attenzione alle vacanze in relazione ai social. Vediamo perché.
Secondo la Polizia di Stato spagnola una cosa è certa: non esagerare troppo con le informazioni personali pubblicate sul web è un principio di cautela che occorre adottare per non incorrere in spiacevoli sorprese. Soprattutto per quanti sono soliti documentare le proprie vacanze praticamente in tempo reale. Ciò, infatti, consente a malintenzionati e ladri di conoscere i nostri passi e dunque di considerare la nostra abitazione una preda perfetta per i loro obiettivi di furto.
Inoltre, la Polizia ha messo in guardia riguardo ad una tecnica sempre più utilizzata da scassinatori e ladri per assicurarsi che la casa sia effettivamente vuota: consiste nell’utilizzare sottilissimi fili di colla o di plastica trasparente che installano tra l’infisso della porta d’ingresso ed il suo pannello. Una volta installato, tornano poi a controllare l’abitazione dopo qualche giorno, spesso continuando nel frattempo a monitorare la pagina personale dell’inquilino o proprietario dell’immobile proprio tramite i social. E se trovano i fili ancora intonsi, ecco che ritengono di poter agire indisturbati.
E quindi l’allarme della Polizia di Stato spagnola: se tornando da una vacanza notate queste prove lasciate sulla porta d’ingresso della vostra abitazione, non toccate nulla ed avvisate immediatamente le forze dell’ordine, richiedendo il loro intervento. È assai probabile, infatti, che la casa sia stata attenzionata dai malfattori e che essi si trovino ancora nei “paraggi”. Oltre a ciò, limitare anche l’uso dei social potrebbe tornare assai utile, anche solo a livello precauzionale.
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