Smartphone, il gesto che facciamo tutti ogni giorno può provocare danni gravissimi

Lo facciamo tutti i giorni con il nostro smartphone, eppure non ci rendiamo conto della pericolosità di un gesto simile che ha monopolizzato le nostre giornate.

Passiamo più tempo di quanto possiamo immaginare al cellulare, tra una mail di lavoro, una notifica su WhatsApp, un video in diretta su Instagram e un contenuto imperdibile su TitkTok, in buona sostanza la nostra giornata è piena senza rendercene effettivamente conto. Che sia in pausa pranzo, prima di andare a dormire o ancora peggio quando ci svegliamo, il gesto che accompagna questi momenti ormai è uno e uno solo: lo scrolling.

Smartphone
Scrolling, il lato oscuro dello smartphone – Liquida.it

Con scrolling si intende lo scorrere rapido col dito, il pollice o l’indice, di contenuti sui social. Lo facciamo, però, in maniera quasi distratta o assente. Insomma, non c’è interesse, è un modo come un altro per combattere la noia e per sfruttare i cosiddetti “tempi morti”. Ecco perché non ci accontentiamo dei primi 4/5 contenuti, ma ne cerchiamo sempre di più. Tuttavia, questo gesto innocuo ha assunto sempre più l’aspetto di una vera e propria dipendenza.

Non si può fare a meno di scrollare e da quando è stato introdotto “l’infinite scrolling” abbiamo possibilità pressoché illimitate che ci ancorano inconsapevolmente e nostro malgrado allo smartphone. A lungo andare, però, questo gesto può avere effetti negativi sulla nostra salute.

Cosa si nasconde davvero dietro lo scrolling dello smartphone

L’infinite scrolling è stato introdotto dalle stesse piattaforme social per prolungare il più possibile la nostra permanenza all’interno delle app. Un corto circuito quindi di dipendenza da social che si può trasformare ben presto nel “doom scrolling”. Insomma, non è così semplice smettere non solo di fare scrolling compulsivo, ma anche posare il telefono per dedicarsi ad altro che non sia guardare contenuti su contenuti.

Dettaglio smartphone
Scrolling – Liquida.it

Ma perché non riusciamo a fare a meno dello scrolling? Tutto è da ricondurre al condizionamento strumentale, ovvero un disturbo che si manifesta quando questo gesto genera piacere e gratificazione. Alcuni studi infatti sono arrivati alla conclusione che più scrolliamo più dopamina (l’ormone della felicità) produciamo, rendendoci praticamente impossibile smettere, anche solo per un istante.

Ovviamente tutti scrolliamo almeno una volta al giorno. Lo scrolling, però, non è da sottovalutare solo ed esclusivamente se ci si dovesse accorgere di passare più tempo del solito sui social. Magari alla ricerca convulsa di contenuti che fagocitiamo con una certa ansia e apprensione pure, proprio per ottenere quel senso di gratificazione momentaneo.

Al momento arginare lo scrolling ossessivo è abbastanza complicato. Gli stessi social mettono a disposizione le funzioni di gestione e parental control per le singole app, così da avvisarci se stiamo passando fin troppo tempo al cellulare. Tuttavia, il messaggio non basta, anche perché oltre l’avviso non c’è altro e quindi si può continuare indisturbati a stare su Instagram, Facebook e TikTok. Esistono però anche dei centri specializzati nel caso in cui la dipendenza dovesse estremamente preoccupante, in questo caso non esitate a chiedere aiuto.

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