Attenzione alla cervicalgia, i sintomi da non sottovalutare e le possibili cause che potresti non conoscere. Evita questi comportamenti sbagliati per evitare conseguenze dolorose.
I dolori cervicali sono davvero molto diffusi, soprattutto nella popolazione adulta. Anche se, per fortuna raramente, è una condizione che può colpire anche i giovani.
Secondo alcune statistiche, in Italia sono circa 15 milioni le persone che sono dovute ricorrere all’intervento di cure mediche. Più o meno il 60% della nostra popolazione ha sofferto di dolori alla cervicale almeno una volta nella vita. Ma conoscete davvero tutti i possibili sintomi e le cause? Vediamo insieme come riconoscerli e come evitare di trovarci a sviluppare questa fastidiosissima condizione.
L’area cervicale che sappiamo tutti collocare dalla base del collo, comprende vertebre, legamenti, muscoli, nervi e tendini. Le vertebre dell’area sono sette e sostengono il cranio. A supportare le vertebre nella stabilità e nella mobilità ci sono legamenti, muscoli e tendini. E poi abbiamo le strutture nervose. I primi otto nervi spinali e la prima parte del nostro midollo spinale si trovano proprio nel nostro tratto cervicale. È quindi una parte del nostro corpo davvero importante che va trattata con cura ed attenzione. Sapreste riconoscere tutti i sintomi di una cervicalgia?
Il sintomo più diffuso e riconoscibile è il dolore al collo. Può essere un lieve fastidio o un dolore tanto intenso da impedire i movimenti. Potrebbe durare solo qualche giorno o andare avanti per settimane. Il dolore intorno alla zona del collo è il sintomo più comune. Potrebbe manifestarsi all’improvviso senza causa apparente o dopo un trauma e magari svilupparsi lentamente. Ma ci sono anche altri sintomi associati che derivano da una cervicalgia.
Molto diffusi ma non riconosciuti dalle persone, sono le cefalee e i dolori radicolari. Questi ultimi sono quegli indolenzimenti e spasmi che dal collo coinvolgono la parte della spalla e del braccio. Formicolio ed intorpidimento degli arti e problemi di equilibrio e coordinazione sono altri segnali da non sottovalutare. Laddove si manifestino uno o più sintomi, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico. Lo stesso potrebbe raccomandare qualche visita specialistica ortopedica o dal fisiatra, approfondimenti diagnostici ed interventi farmacologici e fisioterapici. Ma quali sono le 3 cause che spesso ignoriamo?
Tra le cose che forse non conosci, al primo posto, ci sono anzitutto le cause più comuni. Quest’ultime sono di natura nervosa, come ansia e stress ripetuti nel tempo. Sarebbe infatti diffuso somatizzare ansia e stress proprio sulla zona cervicale. Questo andrebbe a influenzare la nostra postura e la contrazione muscolare, affaticando l’area in modo esagerato.
Al secondo posto i sintomi cervicali persistenti. Questi sono spesso collegati al nostro stile di vita, al movimento e all’alimentazione sana e alla qualità del sonno.
Al terzo posto, ci sono gli esercizi terapeutici da ripetere quotidianamente a casa. Essere attivi e proattivi può davvero fare la differenza.
Ricordiamoci di mantenere sempre una posizione eretta. Se siamo costretti a passare molte ore in automobile, procuriamoci dei cuscini per la zona lombare che ci aiutano a stare dritti. Attenzione anche all’utilizzo sconsiderato di apparecchi elettronici come smartphones e al lavoro da casa. Lo smartworking ha contribuito ad un aumento di cervicalgie proprio per la posizione assunta a lungo senza prestarvi attenzione.
È importane mantenere uno stile di vita sano. Fare attenzione alla dieta, che sia bilanciata non eccedendo col sovrappeso che appesantisce la nostra struttura scheletrica. Fare sport in modo costante, ci aiuta a mantenere la forma fisica e scaricare lo stress accumulato. Ed è importante riposare in modo adeguato considerando anche la posizione durante il sonno ed i cuscini utilizzati.
Massaggi e manipolazioni fatti da un professionista, insieme ai farmaci prescritti dal medico, sembrano risolvere il problema. Ma non sempre è così. I dolori cervicali torneranno se non ci comportiamo con responsabilità e consapevolezza. È bene quindi dedicare qualche minuto ogni giorno ad esercizi di stretching e fare gli esercizi terapeutici che il fisioterapista ci insegna durante le sedute di intervento.
Non dimentichiamoci inoltre che anche un allenamento fai da te con dei pesi può spesso essere causa di problemi. Un colpo di frusta sottovalutato o una borsa a tracolla troppo pesante possono contribuire all’infiammazione del tratto cervicale. Ribadiamo, nuovamente, che rivolgersi al medico all’insorgere di sintomi è raccomandabile. Ma, qualche accortezza nella nostra vita di tutti i giorni, potrebbe davvero contribuire ad evitare di arrivare al problema stesso.
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