SPID scade ad aprile: come fare a usare la Carta d’Identità Elettronica | Un vero caos

Lo SPID sta andando verso la scadenza fissata ad aprile. Adesso si dovrà usare la Carta d’Identità Elettronica: come fare. Italiani nel caos.

C’è grande caos per quanto riguarda lo SPID. Infatti l’identità digitale andrà verso la scadenza nel mese di aprile. I cittadini dovranno utilizzare la Carta d’Identità Elettronica. Andiamo a vedere come funziona adesso e soprattutto cosa cambierà per gli italiani.

SPID cosa cambia
Cosa succederà dopo la scadenza all’identità digitale – Credits: Ansa Foto – Liquida.it

Negli ultimi anni gli italiani hanno cercato di abituarsi gradualmente allo SPID, che è la chiave di accesso semplice veloce e sicura ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali. Si tratta di un’unica credenziale che va a rappresentare l’identità digitale di ogni singolo cittadino. Così sarà riconosciuto dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare in maniera personalizzata e sicura i servizi digitali. Inoltre con SPID è possibile anche accedere ai servizi dei paesi membri dell’Unione Europea.

In queste ore però proprio l’identità digitale sembra essere in bilico. Infatti sembra proprio che lo SPID stia andando verso l’abolizione. Nato otto anni fa, ad oggi sono ben 33,5 milioni gli italiani che lo utilizzano. A questo va ad aggiungersi che le convenzioni con i gestori sono scadute il 31 dicembre scorso. Serve quindi un accordo tra governo e gestori, ma oggi non sembra esserci alcuna indiscrezioni a riguardo. Al momento il servizio è ancora attivo data la proroga dell’Agenzia per l’Italia Digitale fino al 23 aprile. Andiamo quindi a vedere cosa potrebbe succedere al termine del quarto mese dell’anno.

SPID verso l’abolizione? Cosa sta succedendo

Ad oggi ben trentatre milioni di italiani utilizzano lo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che non è altro che una coppia di credenziali digitali (username e password). Questa va ad identificare il cittadino, consentendogli l’accesso a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione.

SPID COSA CAMBIA
Cosa potrebbe cambiare negli ultimi mesi – Credits: Ansa Foto – Liquida.it

Lo stato paga alle aziende che utilizzano questo servizio un milione di euro all’anno. Allo stesso tempo però l’aumento dei volumi ha fatto aumentare anche i costi. In una delle ultime riunioni, le aziende avevano chiesto allo stato di far salire la cifra a 50 milioni di euro complessivi da dividere poi tra gli operatori in proporzione. Ma le proposte delle aziende non si sono fermate qui, visto che al governo sono stati avanzati altri parametri. In queste settimane Alessandro Musumeci, capo della segreteria tecnica del sottosegretario all’Innovazione, ha ricevuto una lettera da Alessio Butti di Assocertificatori.

L’uomo, che rappresenta il 95% delle transazioni, ha sottolineato che oltre all’incremento del corrispettivo economico, gli operatori hanno espresso la volontà di essere coinvolti nel caso in cui agenzia e esecutivo dovessero ripensare il futuro stesso dell’identità digitale degli italiani. Senza queste condizioni si procederà fino al 23 aprile, data della presunta interruzione. Adesso quindi anche lo SPID, nonostante sembri funzionare, sembra essere sempre più in bilico. Per la sua sopravvivenza servirà quindi un accordo tra Governo e Aziende nelle prossime settimane.

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