Forse non sapete perché l’orologio si porta a sinistra. Ecco il motivo e tutte le informazioni e curiosità da conoscere.
Nelle abitudini più comuni di tutti i giorni esistono dei gesti che diamo per scontati e non ci facciamo nemmeno più caso.
Sono consuetudini talmente radicate che seguiamo in automatico, senza pensarci troppo e senza nemmeno domandarci perché le facciamo proprio i quel modo. Una di queste è il modo di indossare l’orologio al polso.
Anche se negli ultimi anni sempre più persone portano l’orologio da polso indifferentemente a destra o sinistra, l’uso più comune, che si è affermato nel tempo e che ci hanno insegnato fin da bambini, è quello di portarlo sul polso sinistro. Ma perché si porta a sinistra? Come è nata questa abitudine?
Il primo orologio da polso fu inventato nel 1812 da Abraham-Louis Breguet che lo realizzò su richiesta della regina di Napoli Carolina Murat, moglie di Gioacchino Murat e sorella di Napoleone. Nell’Ottocento era usato solo dalle donne, attaccato a un cinturino, a una fascia o alla catena di un braccialetto. Nel 1904, fu il gioielliere e orologiaio francese Louis Cartier a creare l’orologio da polso per gli uomini, lo realizzò su richiesta dell’aviatore Alberto Santos Dumont, che voleva controllare il tempo mentre le sue mani erano occupate ai comandi dell’aereo. L’uso comune dell’orologio da polso si diffuse nei primi decenni del Novecento.
Ecco perché l’orologio si porta a sinistra
L’abitudine di potare l’orologio da polso a sinistra è dovuta semplicemente a un motivo pratico. Poiché la maggio parte delle persone è destrimana, ovvero una la mano destra per le attività comuni, dalla scrittura all’uso degli oggetti, è più comodo e pratico indossare l’orologio sul polso sinistro. Con la mano destra si carica o aggiusta l’orologio, si tocca il display di quello digitale e si compiono tutte le altre operazioni, continuando a indossarlo, senza toglierlo. Viceversa, per i mancini sarà più comodo indossare l’orologio sul polso destro.
Ecco svelato l’arcano. Poi ci sono anche le regole del galateo, che secondo alcuni vorrebbero l’orologio da polso sempre a sinistra, anche se alla fine è il motivo pratico a prevalere. Oggi, ognuno lo indossa dove gli rimane più comodo. Molti non usano nemmeno più l’orologio da polso, perché utilizzano lo smartphone come orologio. In questo caso, però, torna la scomodità dell’orologio da taschino, che gli uomini dovevano tirare fuori di continuo per controllare l’ora, mentre oggi si deve tirare fuori lo smartphone da tasche o borse ed è anche piuttosto ingombrante.
Il più pratico di tutti, che però faceva storcere la bocca ai puristi, era l’avvocato Giovanni Agnelli che indossava l’orologio a sinistra ma sopra il polsino della camicia per poter controllare sempre il tempo ma soprattutto, sembra, per non rovinare il polsino che sfregava sul quadrante.