Il trattamento del silenzio è un’arma utilizzata dalle persone narcisiste: ecco come riconoscere l’atteggiamento e difendersi.
Più volte vi abbiamo messo in guardia dall’impelagarvi in una relazione tossica con un soggetto narcisista. Può essere molto sgradevole e forse anche pericoloso. Una delle tattiche subdole e odiose usate dai narcisisti è quella che gli esperti chiamano “trattamento del silenzio”. Ecco in cosa consiste e come difendersi.
Dover sopportare il trattamento del silenzio non è divertente per nessuno. Ci fa sentire invisibili, indegni e forse un po’ tristi o arrabbiati. Dall’uso del trattamento del silenzio derivano solo sentimenti negativi. Usare le parole (o la loro mancanza) come arma contro gli altri è ingiusto.
Le relazioni tossiche, solitamente, si verificano quando uno dei due componenti della coppia è un narcisista patologico. Si tratta di persone che tendono a svilirci, ma anche a manipolarci. Le relazioni tossiche possono creare non pochi problemi alla nostra salute mentale e, come dimostrano anche i recenti fatti di cronaca, possono essere anche pericolose.
Una delle avvisaglie che dobbiamo notare da parte di un narcisista è quella nota come “trattamento del silenzio”. Ecco alcuni motivi per cui le persone narcisiste usano il trattamento del silenzio e alcuni modi in cui puoi rispondere.
Il trattamento del silenzio
Quando abbiamo problemi con una persona egocentrica, non sorprende che a lei piaccia avere il controllo. Così facendo pensano di dare al bersaglio un’altra possibilità, concedendo la possibilità di parlarsi ancora: viene alimentato un falso senso di controllo. Lo scopo del trattamento del silenzio è far sentire la vittima confusa, stressata, colpevole, vergognata o non abbastanza brava.
Ecco la manipolazione: fa venire voglia di soddisfare i bisogni dell’aggressore nella speranza che possa parlarci di nuovo. Sopportare il silenzio di qualcuno fa venir voglia di evitare ogni futuro conflitto con lui. Fa abbassare i limiti e mostra al narcisista che non devono scendere a compromessi su nulla per attirare l’attenzione.
Le cose da non fare sono esattamente queste: rispondere con rabbia, il che può solo intensificare le cose, implorare, il che incoraggia solo il comportamento, chiedere scusa solo per porre fine a tutto ciò, anche se non abbiamo fatto nulla di male, minacciare di porre fine alla relazione a meno che non si sia disposti a farlo.
Ma ci si può difendere da tutto ciò? La risposta è ovviamente sì. In generale, dai narcisisti patologici ci si può difendere. Anche con il confronto con altre persone, amici o parenti, ma anche con un terapeuta. E, qualora la relazione dovesse imboccare anche binari pericolosi, non esitate anche a contattare le forze dell’ordine.
Gli esperti, comunque, indicano alcuni modi chiave per rispondere a una situazione in cui una persona pensa di controllarci con il trattamento del silenzio: ignoriamolo finché non avrà finito, offriamo soluzioni, non accettiamo l’abuso emotivo, ricordiamoci che non siamo soli, facciamoci valere e comprendiamo che la persona che abbiamo di fronte, non ha sviluppato la capacità di esprimere un alto livello di empatia, reciprocità o compromesso.