Il rischio di sviluppare un tumore si riduce se eviti di mangiare questo cibo che troviamo dappertutto
Sì, alcuni alimenti potrebbero davvero contrastare l’insorgenza di una neoplasia maligna. Questo accade perché alcuni cibi potrebbero alimentare, nel vero senza della parola il tumore.
Ma quest’ultimo cos’è? Una malattia di cui si sente parlare, soprattutto negli ultimi anni e che colpisce milioni di persone, di cui fortunatamente ora si sa di più. Purtroppo, però, non tutti si documentano abbastanza, così da poter correre alla prevenzione che è fondamentale ai fini del contrasto dell’insorgenza di questo che viene definito “il male del secolo”, ormai. Un tumore è nell’effettivo una massa anomala di tessuto che cresce.
Come? In modo incontrollato e invasivo all’interno del nostro organismo. Non è necessariamente maligno, può essere anche benigno. Infatti è benigno quando la crescita è controllata e circoscritto. Cresce in maniera non rapida ed è possibile la convivenza, in molti casi, senza necessaria asportazione chirurgica.
Una neoplasia maligna va invece eliminata poiché può diffondersi in altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno o il sistema linfatico e diventare quindi “metastatico“. Proprio l’insorgenza di questi ultimi può essere ridotta se ci si limita sull’alimentazione, in particolare se si evitano alcuni cibi.
Soprattutto il cancro colon-rettale può essere evitato non mangiando carne rossa o comunque limitando molto il suo consumo. Uno studio ha visto coinvolte 472.377 persone che non soffrivano di tumore. Ovviamente sono state raccolte tutte le informazioni utili ai fini della ricerca.
Soprattutto lo stile di vita e la tipologia di alimentazione seguita. In merito al consumo di carne i partecipanti allo studio sono stati divisi: in un gruppo con chi era consumatore di carne processata, rossa o pollame in maniera assidua, ovvero con consumi di più di 5 volte a settimana).
Poi i consumatori moderati di carne, coloro che la assumevano meno di 5 volte a settimana, i pescetariani, ovvero coloro che non mangiano carne, ma pesce e vegetariani con una dieta che prevede né carne né pesce. Infine il gruppo dei vegani coloro che non consumano alimenti di origine animale.
Ebbene i dati hanno parlato chiaro. Maggiore rischio di sviluppare un tumore, a partire da coloro che consumano molte volte a settimana questo alimento.
Infatti, sembrerebbe che la presenza di sostanze chimiche cancerogene, il processo di cottura a temperature elevate e l’elevato contenuto di grassi saturi provocherebbe il cancro. I vegetariani un rischi nettamente inferiore di sviluppare tumore così quelli che mangiano solo pesce.
Questo si è evinto dalla ricerca, anche perché sembrerebbe che questa categoria di consumatori siano maggiormente attivi anche nello sport, condurrebbero – al di là della consumazione ridotta o nulla di carne – uno stile di vita nettamente più sano.
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