Si tratta del nuovo Codice Unico Digitale, pensato per assicurare l’interoperabilità tra le banche dati relative a ciascun cittadino. Ecco i dettagli.
Un nuovo codice identificativo di ciascun cittadino è in arrivo e si affiancherà al tradizionale codice fiscale: è il Codice Unico Digitale, tramite il quale il Ministero dell’Interno intende assicurare l’interoperabilità tra le banche dati riferite a ciascun individuo, garantendo al contempo la tutela della privacy personale.
È stato battezzato “ID Anpr” e viene assegnato a tutti i cittadini italiani registrati all’Anagrafe Nazionale della popolazione residente. Si tratta di un codice alfanumerico di nove caratteri, generato dal sistema Anpr – appunto l’Anagrafe nazionale della popolazione residente – e a differenza del codice fiscale non contiene né deriva dai dati anagrafici della persona.
Dunque, a garanzia di tutela della privacy, non contiene elementi identificativi individuali. Inoltre, ha la caratteristica di non poter essere riassegnato ed a ciascun codice verrà attribuito un “check digit” specifico ed univoco che, attraverso l’algoritmo di Luhn di generazione e verifica della validità di numeri identificativi, permette di verificarne appunto la validità.
Tra i principali vantaggi del nuovo Codice Unico Digitale rispetto al codife fiscale, il nuovo ID Anpr rimarrà lo stesso per tutta la vita dell’individuo e non potrà variare o essere riassegnato come capita invece attualmente con il codice fiscale. Inoltre, non contenendo informazioni personali, garantisce maggior riservatezza durante i processi di richiesta di informazioni alle banche dati.
Per consultarlo, ogni cittadino può accedere alla propria area riservata sul sito online ufficiale dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente: inserendo i propri dati anagrafici oppure il proprio codice fiscale, il sistema restituirà quindi a ciascun cittadino legittimato il codice alfanumerico di nove caratteri dell’ID Anpr ad esso associato. Ecco dunque che tutte le banche dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici relativi al cittadino a cui è stato assegnato il nuovo codice potranno inter-operare e snellire i processi di rielaborazione dei dati.
A seguito della creazione del codice, tutti i servizi offerti dal sistema Anpr ai Comuni – come ad esempio per la registrazione delle operazioni anagrafiche relative ad un cittadino e per la consultazione dei dati anagrafici per operazioni di tipo amministrativo, tra cui anche il sistema CieOnLine per la creazione e l’emissione della Carta d’Identità Elettronica – saranno quindi adeguati alla gestione del nuovo codice digitale ID Anpr. Per maggiori informazioni e dettagli, è possibile consultare l’area dedicata sul sito ufficiale online dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente.
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