L’innovazione arriva dal Giappone e promette di rivoluzionare il settore delle birre in lattina: scopriamo tutte le peculiarità dell’invenzione.
Una nuova innovazione promette di rivoluzionare il mondo delle birre in lattina. Arriva dal Giappone, si concentra sulla schiuma ed è stata realizzata con l’intento di garantire la formazione del perfetto quantitativo di “cappello bianco” che protegge la bevanda millenaria dall’ossidazione e che è il suo indice inconfutabile del livello qualitativo raggiunto durante il processo produttivo.
Spesso infatti, ed in particolare proprio nel caso dei contenitori in lattina, all’apertura del contenitore in lamiera di ferro stagnata consegue un’effervescenza eccessiva che trasforma il liquido in schiuma, con le bollicine che trasportano le proteine del malto e gli aromi del luppolo e della fermentazione verso l’alto, creando attrito, per entrare in a contatto con l’aria e disperdersi in essa.
Ecco dunque che i ricercatori della Nendo, società giapponese di design fondata a Tokio nel 2002, hanno progettato la soluzione che promettono possa garantire la formazione e quindi il versamento del perfetto quantitativo di schiuma. In che modo? Aggiungendo una seconda linguetta a strappo sul foro di apertura della lattina e ponendola ad angolo acuto rispetto alla prima. Vediamo come funziona.
La soluzione della Nendo: due linguette di apertura invece di una
I ricercatori e designer della Nendo hanno quindi sperimentato soluzioni per mantenere le dimensioni delle bolle concentrate, in modo che la loro effervescenza a seguito dell’apertura del contenitore non sia eccessiva.
E creando due aperture, ovvero una prima più piccola che produca una pressione delicata ed una seconda più grossa da “strappare” successivamente, ecco che il rapporto tra il liquido e la schiuma che si raggiunge è di 7 a 3, ovvero il rapporto considerato perfetto per servire la bevanda.
“Dal nostro studio – hanno spiegato i ricercatori della Nendo durante la conferenza stampa di presentazione della nuova lattina – è emerso che se la linguetta di estrazione non apre completamente la lattina, la pressione si concentra nella stretta apertura: allo stesso tempo, quando si versa, l’area della birra a contatto con il coperchio aumenta, facilitando la formazione della schiuma”.
Ma modificando il grado di apertura con l’aggiunta della seconda linguetta a strappo, ecco che il processo di versamento può portare a servire il boccale perfetto anche da un contenitore in latta. Al momento, non risulta ancora ufficialmente una tempistica di introduzione del nuovo sistema di apertura a due linguette sul mercato: ma gli appassionati ed i curiosi stanno già attendendo di poterlo testare e brindare così alla birra perfetta.