Vicino Roma c’è un piccolo borgo davvero suggestivo. Detta la città che muore, affrettatevi a visitarla, vi sorprenderà.
L’Italia, non a caso, viene chiamata anche Belpaese. Un territorio ricco di storia, cultura, tradizioni, e soprattutto buona cucina.
I turisti non mancano, difatti ogni anno accoglie milioni di visitatori. Tuttavia, oltre ai viaggiatori provenienti dall’estero, c’è anche un gran numero di italiani che ama scoprire le bellezze del proprio territorio. Molto spesso, infatti, non occorre andare tanto lontano per scoprire luoghi di grande bellezza.
Quello che i posti belli li abbiamo anche vicino casa potrebbe essere un luogo comune, ma non è affatto così, anzi. Le regioni italiane, infatti, pullulano di bellezze paesaggistiche, tutte da scoprire. Borghi, fiumi, laghi: in Italia non manca nulla, anche se alcune volte si preferisce prendere un aereo ed andare lontano. Per una pausa di relax dal caos cittadino, un itinerario di borghi caratteristici potrebbe essere l’ideale. In Toscana, Umbria, Abruzzo e nel Lazio ce ne sono davvero tanti. Civita di Bagnoregio in provincia di Viterbo, conquista con il suo paesaggio mozzafiato.
La città che muore
L’Italia è ricca di storia. Alcune regioni, difatti, presentano delle aree risalenti ai tempi degli antichi greci. Altre ancora sono prevalentemente di origine romana. Le regioni dell’Italia centrale, invece, si distingue per la spiccata tradizione medievale. Alcuni borghi ma anche città, difatti, conservano ancora la struttura tipica medievale e rinascimentale.
Viterbo, per esempio, è una cittadina di origine etrusche, conosciuta tuttavia per il suo vasto centro storico. Alcune zone della città, difatti, sono ancora cinte da antiche mura. Conosciuta anche come città dei Papi, dato che nel XIII secolo fu sede papale per ben 24 anni. Anche la provincia di Viterbo vanta dei luoghi davvero straordinari. Fra questi non possiamo non citare Civita di Bagnoregio.
Un borgo piccolo, antico e circondato da un paesaggio mozzafiato.Situata al confine fra Lazio ed Umbria, Civita si erge su un colle tufaceo, destinato purtroppo a crollare a causa della continua erosione del vento e della pioggia. Per questo motivo, il piccolo borgo è stato definito “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi, che vi trascorse la sua giovinezza. Il centro abitato conta appena una decina di abitanti. Eppure, nonostante sia una città che muore, Civita cattura per la sua straordinaria particolarità. Erto su un colle, il piccolo borgo è circondato da un paesaggio suggestivo, tanto da sembrare di essere in un dipinto.
Al borgo si ci accede solo tramite un lungo ponte, che rende tutto ancor più particolare. Difatti non è raggiungibile con nessun mezzo di trasporto. Purtroppo è un vero peccato dover affermare con certezza che prima o poi scomparirà. Al momento, infatti, non c’è nulla che si possa fare per evitare il processo di erosione che, prima o poi, farà crollare il colle.