Alcune attività migliorano la qualità della vita. Tuttavia alcuni veri e propri toccasana sono sconosciuti ai più. Scopriamoli insieme.
Ahinoi lo sappiamo: gli elisir che allungano la vita non esistono. Ma sappiamo anche che il nostro livello di benessere e la qualità del nostro quotidiano migliorano significativamente quando conduciamo attività piacevoli, nutrienti (per il corpo ma anche per l’anima e lo spirito), distensive e rilassanti. Alcune, come ad esempio la meditazione, l’attività fisica regolare ed una dieta bilanciata, sono note e diffuse; altre, invece, sono per lo più sconosciute.
Ma non meno salutari. Anzi: addirittura secondo alcune ricerche riportate da Susan Magsamen, direttrice del Centro per la Neuroestetica Applicata presso la John Hopkins University School of Medicine di Baltimora negli Stati Uniti, nel libro “Your Brain on Art”, scritto insieme ad Ivy Ross, vice presidente del dipartimento di Hardware Design di Google, potrebbero portare ad un guadagno di longevità di ben 10 anni.
E lo abbiamo quindi compreso: le attività di cui parliamo riguardano l’arte e la creatività. Svolgendole regolarmente, si è notato come aiutino a ridurre i livelli di cortisolo, ovvero l’ormone che regola lo stress, consentendo quindi di condurre una vita più rilassata, felice e sana. Scopriamone quindi alcune e vediamo che effetti hanno sul nostro cervello.
Un po’ di creatività applicata ogni giorno toglie il medico di torno: alcune attività benefiche per la salute psico-fisica
Potrebbe davvero fare il verso al popolare detto sulla mela: essere creativi ogni giorno toglie il medico di torno. È senz’altro un’enfatizzazione ma non c’è dubbio che, ad esempio grazie alla musica, il nostro cervello attivi aree relative all’amigdala, all’ippocampo ed alla corteccia uditiva stimolandone la vitalità. E quindi favorendo la produzione, rispettivamente, di emozioni, memoria ed attenzione attraverso il senso dell’ascolto.
Questa, potremmo definirla, “ginnastica per la mente” è un vero e proprio toccana per la salute psico-fisica e viene effettuata anche attraverso numerose altre attività creative. Partiamo, ad esempio, dal canto: com’è stato dimostrato a livello neurologico, il canto aiuta persone affette da demenza proprio grazie alla stimolazione dell’ippocampo, che allena la memoria. E per praticarlo non serve essere tenori nè esperti: basta anche solo un semplice canticchiare praticato ogni giorno.
Così come immergerci in fragranze che apprezziamo particolarmente: ciò perché l’olfatto arriva a coinvolgere fino al 75% delle nostre emozioni, acuendo quindi con “potenza” le facoltà operative dell’amigdala e stimolando il sistema limbico cerebrale. Così come colorare, attività che gli adulti tendono ad abbandonare considerandola una pratica infantile. In realtà, si è riscontrato che trenta minuti al giorno trascorsi a colorare attivano le stesse parti del cervello che vengono attivate con le pratiche di meditazione e migliorano le facoltà di concentrazione.
E ancora leggere poesie con regolarità, meglio ancora se memorizzandole, manipolare l’argilla, lavorare a maglia (ebbene sì: uomini compresi), sono tutte attività che migliorano le prestazioni mentali, psichiche e fisiche in modo significativo. A prescindere poi da quanto a lungo si vivrà: l’importante è poter vivere al meglio ogni istante che ci è concesso.