Lo zucchero nel caffè è un must per moltissimi italiani. Ma siete sicuri di metterne il giusto quantitativo? Quello che dovreste sapere.
Il caffè è una delle bevande più amate al mondo, non solo in Italia. Gli italiani però ne sono particolarmente affezionati. Impossibile pensare di iniziare una giornata senza una bella tazza di questo vero e proprio nettare! Sebbene non ci sia nulla di male in questa abitudine, è bene precisare che non sempre si sceglie il giusto quantitativo di zucchero per addolcire il nostro caffè.
Come sappiamo, lo zucchero è uno di quegli alimenti che andrebbero limitati il più possibile. Numerosi sono gli effetti negativi sulla salute di chi ne consuma in eccesso. Proprio per questo motivo il quantitativo di zucchero che si dovrebbe aggiungere al caffè non è probabilmente quello che vi eravate immaginati.
Se siete tra coloro che proprio non riescono a pensare di bere il caffè amaro (anche se sarebbe la scelta più saggia), dovete sapere che per ogni caffè non dovreste mai superare un cucchiaino scarso di zucchero. Soprattutto se si tratta di zucchero bianco, il più nocivo di tutti.
Tenete conto che molti italiani sono abituati a consumare caffè in modo reiterato durante l’arco della giornata (c’è chi addirittura beve cinque o sei tazzine di caffè al giorno). Se per ognuna di esse si aggiungessero due cucchiaini di zucchero la nostra salute sarebbe verosimilmente in grave rischio. Certo, se invece siete soliti bere solo una tazzina di caffè al mattino per svegliarvi, allora anche due zollette di zucchero non sono poi così pericolose per la vostra salute.
Se proprio non riuscite a mentre da parte o a ridurre lo zucchero nel vostro caffè, tenete inconsiderazione il fatto che in commercio ve ne sono di diverse tipologie molto più salutari del classico zucchero bianco. Ad esempio lo zucchero di canna biologico è una valida alternativa. Lo potete trovare nei vari supermercati e hanno un aspetto simile alla sabbia. Alcuni nomi da tenere a mente sono il Dulcita e il Mascobado, che subiscono pochissime lavorazioni chimiche. Si tratta di due tipi di zucchero molto leggeri, che permettono si addolcire le bevande senza esagerazione. Il loro gusto, infatti, è molto più delicato rispetto a quello normale.
Chiaramente il loro costo è leggermente più elevato rispetto allo zucchero bianco, ma si tratta di una scelta sicuramente più salutare (ancor più dello zucchero di canna tradizionale, che in fin dei conti non si differenzia troppo da quello classico). Anche in questo caso, comunque, è sempre meglio non abbondare!
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